Il virus dell’AIDS viene rappresentato come un serpentello che fuoriesce da un tombino: metafora della sua natura malefica. La testa del serpente è un astuccio metallico che contiene in fila ordinata una serie completa di chiavi a stella, col relativo manico a lato. Questo astuccio proviene da una automobile Lancia Dilambda del 1930. A parte l’aspetto di bocca aperta che l’astuccio semiaperto assume, la presenza delle chiavi a stella al suo interno richiama i denti del mostro ma anche la natura del virus che è in grado di utilizzare il suo RNA come una chiave per far funzionare a suo vantaggio la macchina sintetica della cellula che infetta.
