MALATTIA DI ALZHEIMER:
cm 220x80x70. Legno, materiali vari. 2011
     
La demenza è la caratteristica di questi pazienti. Il loro cervello, come accadrebbe ad un computer, funziona a compartimenti stagni: file perduti, file scollegati, idee sciolte prive di nessi, si mescolano con ricordi frammentari, mentre la memoria recente è persa. Il dialogo è reso impossibile. Così viene rappresentata la persona malata, come una cassettiera disordinata, con cassetti aperti disordinati pieni di oggetti inservibili, ricordi scollegati , desideri inappagati, segreti inaccessibili. Ai lati da altri cassetti verticali, emergono figure di antiche pulsioni o passioni, gridi, sistemi di collegamento tagliati o interrotti ( tubi, fili elettrici). Alla sommita’ lampade come occhi stralunati che non illuminano niente. Scarpe e rotelle sono improbabili mezzi di locomozione, a meta’ tra l’umano e la macchina disumana, rotta. Il bianco ricopre ogni cosa, come noi ricopriamo di oblio e compatimento tutta la vita dell’uomo ormai ridotto a un simulacro. Ma lo sportello posteriore reclama un ripensamento: anche se ha perduto la mente, l’uomo non ha perduto la dignita’, la propria umanita’. La sua vita vissuta non merita di essere dimenticata. La sua anima è sacra , viva e brillante.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
  © 2011 www.fabiorossinisculture.it